La guerra rende sordi e muti: “pensieri dal silenzio” (D. Bubola)
Ancora pochi passi e sento un colpo al polpaccio sinistro: mi accascio e ascolto. Grida di morte dappertutto, colpi di cannone, pallottole che sibilano. Figli che...
Leggi il restoAncora pochi passi e sento un colpo al polpaccio sinistro: mi accascio e ascolto. Grida di morte dappertutto, colpi di cannone, pallottole che sibilano. Figli che...
Leggi il restoFirmino si era fatto un bastone bianco come un dente de can, aveva messo a tracolla la borraccia vestita di panno verde di suo zio alpino morto sull’Ortigara, e con il...
Leggi il resto* Il tedesco Georg Tralk compose questa poesia nel giugno 1914, alcuni mesi prima di morire, nel mese di novembre, quasi certamente di morte volontaria, a Cracovia, sul...
Leggi il restoMio moglie ed io avevamo già passato la stagione asciutta in Africa e cominciavamo già a fare progetti per il ritorno in patria all’inizio della terza quando, il 5...
Leggi il restoC’è prima di tutti Tatoche, il dio della stupidità, col sedere rosso da scimmia, la testa da intellettuale di grande levatura, amore sconfinato per le astrazioni;...
Leggi il restoDOLOMITI Anche qui sono stati uccisi come mosche in vana speranza di fuga per burroni e sentieri e giù stalle, case e chiese lontane, troppo lontane. Chi...
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