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Pubblicato da il 30 Lug 2014 in Frammenti | 0 Commenti

Come evitare le guerre (E. Gentile)

 

In che cosa, allora, la Grande Guerra segna uno spartiacque?

Nel fatto che, dopo quella carneficina, vien meno il significato etico precedentemente attribuito ai conflitti armati, intesi come qualcosa che prima o poi deve accadere, e che solo pochi illusi pacifisti insistevano nel deprecare. In questo la nostra coscienza si è veramente evoluta: oggi, diversamente da un secolo fa, non appena vediamo avvicinarsi il rischio di una guerra pensiamo immediatamente a come evitarlo. Questo progresso, purtroppo, ha avuto un prezzo.

Quale?

Nell’Europa attuale i nazionalismi sono tutt’altro che sopiti, come dimostrano le vicende della ex Jugoslavia e, più di recente, dell’Ucraina. Sono fenomeni in parte diversi rispetto al passato ma per certi aspetti ancora più insidiosi. A prevalere è ormai la logica delle piccole patrie regionali, nella direzione di un micronazionalismo che sostituisce all’autorità dello Stato la rivendicazione su base etnica. Su questo occorre vigilare oggi.

dall’intervista allo storico Emilio Gentile, Avvenire, 29.6.2014, p. 20

 

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