Economia di guerra
Il successo nella mobilitazione dell’economia è uno dei fattori determinati della vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale. (…). Anche l’Italia prende così parte a quella corsa agli armamenti che coinvolge le maggiori potenze, arrivando ad avere nel 1915 un complesso di imprese in grado di produrre quanto esercito e marina richiedevano. Un processo che coinvolge interessi privati e apparati dello Stato, nei quali i militari svolgono un ruolo di primo piano, mentre il parlamento viene esautorato rispetto a decisioni di grande rilievo per lo sviluppo economico. Stato e industria son così al centro dell’esame dei caratteri dell’imperialismo italiano, che si afferma con il riarmo del primo quindicennio del secolo e con la guerra italo-turca per la conquista della Libia. (…)
(dal risvolto di copertina del volume di Paolo Ferrari, Verso la Guerra. L’Italia nella corsa agli armamenti 1884-1918, Gino Rossato Editore, 2003)