I suoni della guerra e i suoni della pace (F. Michieli)
L’apocalisse è la visione della compagnia universale, dove l’Inno alla gioia, scritto da Schiller e musicato da Beethoven nella Nona sinfonia, vive una nuova, totalizzante metamorfosi. Il celebre primo versetto, O Freunde, nicht diese Tone!, “O amici, non questi suoni!”, evoca un’energia esplosiva che sento espandersi in onde concentriche abbattendo i confini circolari che separano coloro che sono chiamati amici da coloro che stanno fuori. Secondo i messaggi poetici di Schiller e Beethoven, nessun essere umano deve restare fuori: l’incitazione a far cessare voci cupe e lamenti annuncia il canto corale della fratellanza universale.
Nel 1915 Hermann Hesse rievocò il versetto perché quei confini si erano tragicamente ristretti: “O amici, non questi suoni!” si rammaricò, con riferimento alle parole d’odio degli intellettuali che esaltavano la guerra mondiale.
Franco Michieli, Andare per silenzi, Sperling & Kupfer, 2018, p. 247-248
foto di Maurizio Mazzetto (Cima Cavallazza)
foto in evidenza tratta dal sito di Franco Michieli