Menu Pagine
TwitterRssFacebook
Menu Categorie

Pubblicato da il 10 Nov 2019 in Frammenti | 0 Commenti

Il 1914 e l’oggi: il medesimo pericolo (À. Heller – F. Comina – G. Losurdo)

Il 1914 e l’oggi: il medesimo pericolo (À. Heller – F. Comina – G. Losurdo)

Oggi l’Ungheria vive sotto la cappa oscurantista di una “democrazia illiberale”, centro di proliferazione d quel virus pauroso che assume il nome di etnonazionalismo, una malattia epidemica che potrebbe portare ad una balcanizzazione dell’Europa e a una situazione simile al 1914. Scrive la Heller: “Chi poteva immaginare, anche nei suoi incubi peggiori, l’autodistruzione dell’Ue all’inizio del nuovo millennio?” (* v. Àgnes Heller, Orbanismo. Il caso dell’Ungheria dalla democrazia liberale alla tirannia, Castelvecchi, Roma 2019, p. 9).

L’amore fatale di Giulietta e Romeo, riletta dagli dagli spazi armoniosi del monastero veronese, sembra una metafora del tradimento d’amore politico in un’Europa bifronte, piena zeppa di paradossi inconciliabili, uscita dal flagello della guerra invocando l’universalità dei diritti umani, la solidarietà transnazionale, la libertà di movimento, la pace fra i popoli, la premura per la terra, ma poi finita – con la caduta del muro di Berlino – nell’alzare fili spinati, barriere, muri di separazione o per fomentare paure sociali perché i tiranni abbiano mandato di dominio indebolendo i contrappesi che rendono tale una democrazia.

 

 

Francesco Comina e Genny Losurdo con Àgnes Heller, IL DEMONE DELL’AMORE, Gabrielli, 2019, p. 14-15

Pubblica un Risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *