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Pubblicato da il 13 Apr 2014 in Retroscena | 0 Commenti

Il finanziamento della guerra 1915-1918

Il finanziamento della guerra 1915-1918

Nel groviglio di attriti che partorì il primo conflitto “mondiale” della Storia un ruolo rilevante ebbe la contesa dei mercati fra le nazioni più industrializzate, bisognose ciascuna di nuovi sbocchi per le proprie merci e i propri capitali in costante aumento. Così pure di natura principalmente economica furono poi le ragioni della vittoria degli Alleati.

Allo scoppio del conflitto la superiorità militare degli Imperi Centrali era indiscutibile; ma all'”Intesa” riuscì di contenere l’ondata offensiva subito scatenata dal nemico, frantumando così sul nascere il suo sogno di una vittoria “lampo”. E la guerra di trincea che ne seguì giocò, con i suoi tempi lunghi, a favore degli Alleati: circondate per mare e per terra, Germania e Austria-Ungheria videro via via esaurirsi i viveri e spegnersi le loro produzioni per mancanza di materie prime, mentre gli avversari, grazie a quei serbatoi inesauribili che erano gli imperi coloniali britannico e francese e gli Stati Uniti d’America, poterono al contrario gettare sui campi di battaglia risorse sempre maggiori.

Così nell’autunno del 1918 il collasso economico obbligò alla resa gli Imperi Centrali, a dispetto di eserciti, sulla carta, ancora poderosi.

Ma l’Italia, a quell’epoca fra i paesi europei meno sviluppati economicamente, come affrontò un conflitto tanto tremendo, divoratore di risorse ben al di sopra delle sue possibilità?

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