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Pubblicato da il 24 Mar 2015 in Storia | 0 Commenti

La guerra evitabile (P. Rumiz)

 

Quando capisci come è andata, non puoi più sopportare che non si sappia, che non si scriva a lettere di fuoco, che non si proclami ai quattro venti e in ogni libro di scuola dell’Unione che tutto è scoppiato per caso, che la guerra era perfettamente evitabile, e che l’Europa si è suicidata così, sbadatamente, nel suo momento di massimo fulgore. Ti diventa inconcepibile che in premessa a ogni discorso sul primo conflitto mondiale non si dica chiaro e tondo che nessuno se l’aspettava, che la gente è caduta dalle nuvole, e che tutto è stato sottovalutato.

Paolo Rumiz, Come cavalli che dormono in piedi, Feltrinelli, 2014, p. 31

 

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