Le cause della Prima Guerra Mondiale
Per capire le cause della Prima Guerra Mondiale bisogna analizzare la situazione politica ed economica che si era creata in Europa nei decenni che precedettero lo scoppio della Grande Guerra.
Tra le principali cause della prima guerra mondiale un ruolo determinante fu dato dal forte contrasto imperialistico per il dominio economico mondiale attraverso le colonie, tra la Germania da un lato e la Francia e l’Inghilterra dall’altro lato.
Il popolo tedesco si era costituito come nazione capitalistica dopo aver inflitto una dura sconfitta alla Francia, nella Battaglia di Sedan del 1870. L’unificazione nazionale era avvenuta sotto l’egemonia della Prussia, uno dei suoi 25 stati. Nel 1871 venne proclamato l’impero tedesco con Guglielmo I come imperatore.
Gli stati della Germania erano presieduti da un governo centrale. Il Cancelliere Bismarck, l’imperatore e lo stato maggiore disponevano di ogni potere, mentre il parlamento non aveva diritto ad esercitare alcun vero controllo. Anche il consiglio federale, formato dai rappresentanti dei diversi Stati, aveva poteri molto limitati. Bismarck creò, tra le classi dominanti, un’intesa di stampo conservatore.
Gli junker, l’aristocrazia agraria, che occupavano i posti di rilievo nell’esercito e nella pubblica amministrazione, e gli industriali, formavano un’alleanza consolidata grazie all’esito positivo della guerra contro la Francia ed al raggiungimento dell’unità nazionale.
Bismarck mise in atto una politica repressiva sia nei confronti della classe operaia che del partito socialdemocratico che la rappresentava, impedendo che venissero emanate leggi a favore della libertà di stampa, di riunione, etc. Varò poi un sistema di assicurazioni sociali (per malattie, infortuni e vecchiaia), al fine di contenere le rivendicazioni dei ceti marginali. Era contrario anche al partito cattolico, ma trovò in seguito il modo di allearsi con i cattolici con la Chiesa contro i socialisti. Nel 1864, Bismarck attaccò la Danimarca, sottraendole i ducati dello Shleswig e dello Holstein e, nel 1866, dichiarò guerra all’Austria costringendola a proclamare l’indipendenza dell’Ungheria, e dando origine all’impero austro-ungarico con due capitali: Vienna e Budapest. All’Italia venne concesso il Veneto.
Nel 1870 mise la Francia nelle condizioni di dichiarare guerra alla Prussia, che sconfisse a Sedan, facendo nascere il Reich tedesco. La Germania ottiene l’Alsazia e la Lorena. Nel 1873 promosse il “Patto dei tre imperatori”, firmato da Germania, Austria e Russia, che però ebbe durata breve a causa dei contrasti insanabili tra Austria e Russia nei Balcani. Qui i principati danubiani erano uniti in un solo Stato. La Romania, la Serbia, il Montenegro, la Bosnia, l’Erzegovina e la Bulgaria volevano liberarsi dell’egemonia ottomana e, a tal fine, decisero di chiedere aiuto alla Russia, che dichiarò guerra alla Turchia nel 1877, costringendola a riconoscere l’indipendenza o l’autonomia amministrativa degli Stati in questione.
L’Austria minacciò quindi di dichiarare guerra alla Russia.