Menu Pagine
TwitterRssFacebook
Menu Categorie

Pubblicato da il 10 Feb 2017 in Letture | 0 Commenti

“Lo stesso Calvario: mai più” (C. Pastorino)

“Lo stesso Calvario: mai più” (C. Pastorino)

 

Al principio delle abetaie appare, ad ogni svolto, un calvario. Sono tre croci con un tettuccio per ciascuna. Anzi tre crocifissi come appunto fu sul Golgota. Il numero di tali calvari è grande, e fa pensare alla pietà religiosa di questo popolo che fu il nostro nemico.

Davanti a uno dei calvari vediamo alcune donne con tre uomini in divisa militare. Vi sono anche alcuni fanciulli.

In nostro canto cessa. I fedeli sono tutti in ginocchio e pregano. Dei tre militari uno è anziano e barbuto: gli altri due sono giovani. Si pensa che quella sia una sola famiglia e che, nel primo giorno della sua ricomposizione, non abbia saputo trovar nulla di meglio che inginocchiarsi al piede delle croci del loro calvario a rendere a Dio il ringraziamento del concesso ritorno.

Il treno rallenta e quindi si ferma. Il calvario è non più lontano di un trar di pietra. Se sapessimo che la fermata fosse lunga e ce ne concedesse il tempo, anche noi salteremmo a terra e andremmo a unirci alla famiglia che prega.

Sorge alla mente l’ode del poeta: “Qui nel cospetto a Dio vendicatore / e perdonante, vincitori e vinti / vengano” (* in nota: Il riferimento è a Giosuè Carducci e alla sua poesia La chiesa di Polenta in Rime e ritmi, 1898, vv. 93-94; ndr).

Sì, se non oggi, certamente un giorno verremo. E forse siamo già in cammino. Voi, i percussori e spogliatori di un giorno e ora i percossi e dispogliati, vedrete noi curvi davanti alle tre croci del vostro stesso calvario. Dobbiamo dirci ancora, forse, una parola che non ci dicemmo mai; o che forse, sì, ci dicemmo, ma sempre male e sempre con una inguaribile limitazione mentale. Dovremmo dirci che non avvenga mai più che popoli prosternati al piede della stessa croce in una stessa fede appuntino le armi per annientarsi a vicenda; perché la legge della croce è, prima di tutto, legge di fraternità ed amore.

Carlo Pastorino (a cura di M. T. Caprile), La prova della fame, Gommarò edizioni, 2016 (or. 1939), p. 267-268

 

Pubblica un Risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *