Poesie 2019 (M. Pavan)
DOLOMITI
Anche qui sono stati uccisi
come mosche in vana speranza
di fuga per burroni e sentieri
e giù stalle, case e chiese lontane, troppo lontane.
Chi comandava con gradi superbi
urlava file ordinate in un cammino
infinito tra queste cime rosa e bianche.
Ancora oggi gli stessi colori
a nascondere il rosso di giovani
in ricordi di menzogne d’eroi,
vivi solo nei cimiteri su brezze al tramonto.
E d’inverno solo gabbie di gelo.
AL MUSEO “DOLOMITEN” ( Passo Pordoi )
“Avanti Savoia”, grido assurdo a incitare giovani
contro altri giovani prima in pace.
E“l’inutile strage” ha sbarrato la via dell’amore.
Rivedere, riconoscere, rivivere forse
fotografie e documenti di vita
è esame di coscienza obbligatorio
su queste terre dove uomini e donne prima cantavano
note al cielo su declivi, a “fare il fieno”.
La Natura: sola maestra di Bellezza
forse farà cadere “il muro d’ombra”
di cuori di pietra oggi ritornati?
MARIO PAVAN, estate 2019