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Pubblicato da il 17 Nov 2018 in Chiesa | 0 Commenti

Protestanti nella I guerra mondiale

Su Riforma.it uno speciale sui 100 anni dal termine del conflitto, fra memoria e ricostruzione di un pacifismo dei giorni nostri

Roma (NEV), 9 novembre 2018 – È un coro a più voci quello che su Riforma.it ricostruisce il ruolo dei protestanti nella I guerra mondiale: soldati al fronte, pastori per l’assistenza morale e spirituale, donne, pacifiste e neutralisti, patrioti, giornali e lettere che documentano la storia.

La serie si apre con l’intervista introduttiva allo storico Giorgio RochatNoi e la prima guerra mondiale” a cura di Samuele Revel. “Il conflitto del 1914-18, diversamente da quello successivo, fu combattuto da un Paese unito. Per questo rimane nelle memoria collettiva… il ricordo di una grande tragedia”.

Il secondo appuntamento è l’articolo sui battisti italiani di Emmanuele Paschetto “Fra neutralismo e patriottismo”, dove fra l’altro si parla delle divisioni interne fra “chi era contrario alla guerra e si appellava all’amore di Cristo e all’impegno per la pace e quanti ricorrevano alla retorica del sacrificio e della missione civilizzatrice dell’Italia”.

Il terzo passaggio, sull’opera di assistenza ai soldati evangelici nella Grande Guerra, è a cura della responsabile dell’Archivio storico della Tavola valdese, Gabriella Ballesio, che traccia un profilo del moderatore Ernesto Giampiccoli, dei cappellani militari e del Comitato di assistenza morale e spirituale ai militari evangelici.

Il quarto approfondimento si intitola “Le donne e la Grande Guerra”, scritto dalla pastora valdese Letizia Tomassone: “Il loro contributo andò molto al di là dell’aspetto materiale, fondando le basi per una riflessione sulla nonviolenza e per la costruzione di una convivenza pacifica tra i popoli… in ambito protestante fu forte il collegamento tra suffragiste e pacifismo” spiega Tomassone nell’illustrare il cammino femminile che travalica l’ambito familiare e quotidiano nei conflitti, per andare al cuore di ciò che accade a livello sociale e collettivo.

Quinto articolo, “I giornali valdesi e la Grande Guerra. Divisi fra chi combatte al fronte e chi aspetta a casa con ansia”, di Claudio Geymonat, che interpella il pastore e storico Giorgio Tourn su quella che si potrebbe definire una rarità storiografica.

Sesto e ultimo approfondimento: “Giovanni Ribet: un eroe da ricordare ai giovani” di Michele Vellano, che narra la storia del Maggiore come occasione per riflettere su alcuni valori in un momento storico in cui riemergono nazionalismi e chiusure.

Da http://www.nev.it/nev/2018/11/09/protestanti-nella-i-guerra-mondiale/

 

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